Due cubetti di ghiaccio

Da questa settimana fino al limitare delle sue forze la voce della Pampa disporrà di una rubrica fissa nella quale con ironia ed un po’ di pepe commenterà le prestazioni sportive delle compagini varesine. Il titolo nasce dalla fervida fantasia del gaucho che, al calar della sera, è solito metter del ghiaccio in un bicchiere e gustarsi un tonico ed analizzare con sagacia le prestazioni sportive delle squadre prealpine. Il nome potrebbe far pensare ad articoli di facile lettura, in realtà il ghiaccio sciogliendosi nel tonico e cambiando lo stato , diventa di difficile separazione visiva rispetto alla sostanza iniziale…..

giovedì 18 novembre 2010

Volere Volare

Giove s’incupisce ma ci risparmia fredda acqua, lasciando il Permaflex di Masnago morbido per le scorribande sulle corsie laterali dei baldi varesini, mossi da bimotori leggeri come Zecchin e Tripoli mentre alle loro spalle i trattori armati Pisano e Pugliese, la P2 preferita dal Pampa, si muove nel sottobosco difensivo, avanzando con la massima potenza appena arriva il segnale del capopattuglia Sannino. Dopo la trasferta maremmana in cui lo Zappino Furioso ha mostrato gli artigli per non farsi azzannare dal cinghiale grossetano, lasciando in mano ai toscani solo il pelo ispido dello scalpo mancato, il Varese vuole rompere la rete piastrellata del Sassuolo, posando punti pesanti sul manto della classifica e riprendendo il rapporto di parità con il suo amato pubblico.
La gente arriva temeraria sugli spalti, forse timorosa di aver sprecato un pomeriggio poiché gli ultimi saranno i primi e gli emiliani di mollare il piatto di lenticchie non ne hanno davvero voglia.
Ancora una volta si punta a imbrigliare la trama sulle fasce poiché Neto al centro appena sente la fisicità altrui appoggiarsi al suo dorso, teme di perdere la saldezza dei nervi e nulla di più comodo è per lui appoggiarsi sull’erba per rilassarsi comodamente. Cellini al tempo stesso si perde da solo come Pollicino e le molliche di pane gli servono per trovare la via della porta, smarrita come la fede per un ateo.
Santo Sannino gliela indica a gran voce, chiedendo ai discepoli di tracciargli la strada retta, persa dal giovane Marco dall’inizio dell’anno. La fiducia del pubblico di Masnago è incrollabile e per lui i cori sono invocanti una preghiera, sperando nell’Amen quotidiano che lo possa assolvere.
Di testa in tuffo Cellini la prende e ovviamente la indirizza fra le braccia di Bressan, portiere di serie, ma il fischio arbitrale aveva fermato il gioco.
La temperatura giusta e poi l’umidità fa balzare la zanzara Tripoli, sempre pungente e ripresasi dopo essersi assopita nell’ultima settimana; inoltre l’aiuto arriva dalla difesa ospite che gli regala un pallone con il quale destreggiarsi sul limite dell’area destra e sul traversone filante il nove biancorosso nella più classica delle estirada duplica il suo bottino annuale per la sollevazione dei tifosi di casa.
Ora inizia lo spettacolo come se la puntura avesse colpito più i propri compagni di squadra, offesi dal fatto che il più piccolo di loro sia stato ispiratore del divertimento.
Da notare che l’altro insetto varesino Zecchin, ripresosi la camiseta da titolare, ispira con i suoi goniometrici lanci le punte e così è nella seconda frazione, nella quale dopo una triangolazione con Cellini, Tripoli affetta la difesa ospite varcando il cancello in un paio di occasioni; la prima conclusione vede le stelle, la seconda fa vedere i sorci verdi (come la maglia) al Sassuolo perché il 77 infila Bressan e con esso compare nella classifica marcatori, gioia meritata per la guizzante ala.
Allora incomincia una battaglia con la porta ospite, tutti all’arrembaggio per non essere da meno (negli errori – orrori), a chi la spara più alta (Cellini) o a chi fa cilecca (Neto); così si tiene in vita un Sassuolo moribondo che si risveglia dalla fossa comune con una traversa sonante e sulla prima dormita difensiva infila dopo ben sei partite Zappino.
Questo evento aiuta la farmacia vicina allo stadio, cardiotonici per tutti per superare la tensione improvvisa, ma anche stavolta i giovani varesini fanno calare il sipario da protagonisti vincenti e si sale sempre di più…..

Nessun commento: