Due cubetti di ghiaccio

Da questa settimana fino al limitare delle sue forze la voce della Pampa disporrà di una rubrica fissa nella quale con ironia ed un po’ di pepe commenterà le prestazioni sportive delle compagini varesine. Il titolo nasce dalla fervida fantasia del gaucho che, al calar della sera, è solito metter del ghiaccio in un bicchiere e gustarsi un tonico ed analizzare con sagacia le prestazioni sportive delle squadre prealpine. Il nome potrebbe far pensare ad articoli di facile lettura, in realtà il ghiaccio sciogliendosi nel tonico e cambiando lo stato , diventa di difficile separazione visiva rispetto alla sostanza iniziale…..

martedì 2 febbraio 2010

Ra(ndo)lph Super Maxi Eroe

La Ministra Gelmini sarebbe stata contenta di non dover pagare una lezione supplementare in virtù del taglio del tempo prolungato, ma questa volta il Professore arriva in classe come consulente portandosi i libri da casa sotto il braccio e caricandosi sulle spalle una squadra finalmente al completo. Sangue ed Are(n)a, Galanda – Tusek coppia di vaccari per gestire la bestia chianina Williams (e non anche Lawson….) sotto i tabelloni e tirargli la corda al collo facendolo correre dentro e fuori dall’area pitturata, mossa che si rivelerà determinante nelle fasi finali della gara nelle quali il non più tonico centrone americano si farà beccare con la testa nella biada con un sempre raro 3-secondi fischiato contro ed una mancata difesa sulla moneta pesante Marco (Tusek) che marcherà con conio pesante (vedi bomba) il pareggio.
Si inizia il match con le teste reclinate sui libri, ma il troppo stroppia ed il pigmeo Green vede bene i palleggi dello starter McGrath e facile facile gli soffia la merenda andandosela a mangiare in solitaria sotto il banco. Il preside Pillastrini deve pertanto proporre con saggezza il Professore, Ordine e Progresso, non il motto del Brasile (Magnano insegnerà laggiù l’Arte del basket), ma la disciplina tattica perché la lezione non si dimentica e con gli assists fantasiosi di Randy, Varese si stacca dal molo pesarese e porta la barca a remare grazie a tiri dalla distanza della pantera Morandais e del buon Thomas, anche stavolta impegnato a mordere i garretti del cannoniere ospite Hicks. Galanda non perviene in attacco ma in difesa si danna l’anima, menando a destra e sinistra e arrivando a boccheggiare, stavolta non sarà MVP ma in questa squadra non contano i titoli ma i fregi arrivano sul petto per il sangue che si sputa.
Fra tremori per il freddo , il meno sette a cinque dalla fine sembrano come l’Everest, e l’attesa per le mosse di un Pillastrini, per il quale qualcuno fra il pubblico sta cominciando a storcere la bocca, appare lui, vestito con il mantello dell’eroe della giornata, dopo una settimana passata a leccarsi le ferite e ripulirsi delle macchie di torrone cremonese, il Professore che entra in scena quando i buoi sembrano scappati e con l’arte di chi sa sempre quel che sta facendo, piazza da solo un parziale di dieci punti , condito da un assist al bacio (perugino) per il pareggio di Tusek. L’errore sul primo libero del possibile + 4 sembra farlo sembrare un Clark Kent senza ragnatele per salvarsi , ma sull’azione successiva, la difesa forte seppure con certi vuoti, trasforma il tiro di Hicks in un cross che fra le mani di Galanda si spegne e porta i ragazzi in trionfo. W Childress , viva il Professore, bentornato , le tue lezioni sono sempre attese e tutti ci sediamo ad ascoltare.

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